L'ACQUA
una normale banale e consueta risorsa che da sempre ci accompagna senza mancare mai dalla nostra alimentazione e dalle nostre necessità. Fin dal primo vagito grazie all'acqua riusciamo a superare la barriera del tempo che ci separa dallo stato di nulla a quello di esistenza umanoide. Un passaggio dolce grazie all'acqua che ci accompagna e ci aiuta a cambiare il nostro modo di respirare introducendoci nel nuovo habitat in cui ancora una volta ci trasformeremo....perchè non con l'acqua, ancora una volta? Passare dallo stato di vita a quello dei morte rientrando nella madre acqua, unico nostro veicolo che ci consente di spostarci nel tempo e nelle dimensioni alleviandone lo stress psicofisico trasferendo solo la nostra essenza.
L'acqua esiste soltanto qui sulla terra e forse in altre migliaia di pianeti ed è difficile metterli in contatto, apparentemente: forse l'acqua è la nostra porta del tempo astrale? Dovremmo approfondire questa possibilità e verificarne l'autenticità.
L'ACQUA quindi è un elemento e una risorsa vitale per il nostro mantenimento nella dimensione della vita e per poter spostare la nostra essenza in altre condizioni, forse infinite, che l'universo ci presenta.
Non possiamo deturpare l'acqua inquinandola o sprecandola, dobbiamo considerarla parte di noi e come tale ogni ferita ad essa inferta ritorna immediatamente a colpire noi stessi.
Le botttiglie "BUCATE" che presento sono un monito alla nostra incapacità di contenere e rispettare l'acqua.
Il contenitore per eccellenza ha un buco nel suo fondo e non ci consente di trasportare il liquido.....così è il nostro sistema di distribuzione e di utilizzo.....sprechiamo pensando di avere a disposizone una risorsa infinita, ma così non è.
Se l'acqua rappresenta la nostra vita e il nostro modo di esistere dobbiamo venerarla, rispettarla e onorarla come un Dio, il nostro Dio primario.....
Proviamo ad entrare in contatto con l'acqua quando ci laviamo o meglio quando ci immergiamo in una vasca, in un lago, nel mare, cerchiamo di sentire il suo abbraccio.
Cerchiamo di cogliere il suo linguaggio, sentiamo quanto di arcano e infinito ci comunica.
Il nostro corpo è predisposto a sentire il linguaggio dell'acqua, a capire le emozioni, gli spazi, l'immensità di cui è composta e di cui scivola nel contatto.
Come una rete cerchiamo di ascoltarla trattenendo i suoi preziosi messaggi!
Nessun commento:
Posta un commento