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sabato 28 marzo 2020

PRIGIONIERI

Qualcuno ci vuole prigionieri non di un virus, ma della nostra paura alimentata ogni giorno dalle indecisioni e dalle incertezze di soloni incapaci e insensibili al dolore delle Comunità sottomesse.

 Ognuno di noi improvvisamente arrestato all'interno delle mura in cui si trovava, ora dopo diversi giorni, inizia ad avvertire la solitudine esistenziale. Dopo aver sperimentato ogni tipo di distrazione alimentando tutte le curiosità umane che solo internet può assecondare,  non resta altro che il pensiero del proprio immediato futuro. 

Ogni giorno si appiattisce all'altro rendendo il tempo che misuriamo una sola linea continua in un diagramma che si alza solo per contare chi trapassa. Le mura delle stanze  hanno perso colore e sostanza integrandosi nelle sbarre che ci bloccano.

 Il buio azzurro del cielo là fuori sembra non appartenerci e non essere mai stato nostro come i primi verdi che rallegravano l'uscita dall'inverno.
Ogni emozione ricordata sfuma di fronte alla costrizione continua. Il sopravvento dell'adattamento ci porta a resettare ogni nostro gesto e pensiero incollandoci allo schermo di tablet, tv. cellulari alla spasmodica ricerca di un cenno, di una notizia che ridia la libertà perduta. Un atteggiamento vano che al contrario ci coinvolge ancora di più nel marasma della confusione di uno stato finito e superato. 
Le notizie non sono attendibili, provengono da fonti coinvolte nel progetto o da inventori di compiacenti illusioni di stato.  

In questo momento siamo soli. incatenati al nostro io che non conosciamo, distratti come ci hanno abituati a vivere prima. Abbiamo subito uno STOP esistenziale psicologico e fisico provato solo dagli  animali selvatici catturati nelle gabbie degli zoo per la compiacenza di un pubblico privo di emozioni.
Ora siamo noi nella gabbia alla gogna di cacciatori invisibili che ci iniettano sostanze mutanti per cambiarci e adeguarci alle loro nuove volontà. 

Soli, sì soli e collegati nella solitudine ad altri prigionieri battiamo sulle tubazioni le nostre flebili grida di aiuto, inutilmente.
Ancora pochi giorni e tutto potrebbe degenerare in una spaventosa ribellione di massa che verrebbe repressa senza remore anche sparando su inermi cittadini in nome del contenimento del contagio. 

In questi momenti avere un amico con cui rapportarsi potrebbe essere d'aiuto per ritrovare la propria anima e la luce nel percorso di resilienza a cui siamo obbligati.
Sono un artista e questo è il mio modesto contributo che posso dare dal Bosco dei Tigli in cui vivo a contatto con la natura che mi aiuta e mi suggerisce…. in attesa di avervi ospiti nel Bosco


un forte abbraccio ideale a tutti 
GuFò
Per il contatto con l'Artista accedere al sito gufoartista.jimdo.com dove alle sezioni RIATTIVAZIONE DEI SENSI  e INCONTRO CON LA PROPRIA ANIMA si trovano le modalità per la donazione libera che consentirà poi di avviare il rapporto con il Maestro (scrivendo alla mail
artistagufo@gmail.com)


Le donazioni supporteranno l'esistenza del Bosco dei Tigli e i progetti.

 Il Bosco dei Tigli è un vero Bosco di circa 1000 piante di tigli selvatici e nostrani, unico nel suo genere, che in oltre 20 anni è diventato un concentrato di biodiversità. Qui infatti oltre alle api, insetti, animali e uccelli è possibile camminare fra i profumi e fra le lucciole nel periodo estivo. Camminare in mezzo a loro è come volare nell'universo fra le luminose stelle.
Nel Bosco il Maestro Gufò vi accompagnerà in un percorso sensoriale e profondo per il recupero dei sensi e l'equilibrio dell' anima. Vi è pure una singolare pista di volo dove potete imparare a volare come le api liberandovi di ogni pensiero negativo.

Alla fine del percorso è possibile acquistare i prodotti del Bosco preparati da Laura, miele, confetture, prodotti al tartufo senza aromi, erbe aromatiche essicate…..

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