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lunedì 1 aprile 2013


GuFò

MASCHERE EQUINE

tela olio 40x50


Sono le maschere appositamente create in materiali naturali o cartone inerte, o ancora con corteccia di legno di tiglio. Mai utilizzare cuoio, potrebbe sprigionare vapori pericolosi!
E' ammessa la cartapesta solo se la colla è di farina naturale e la carta  è vergine senza alcuna stampa.
Nelle rappresentazioni dell'emotivo  che si tengono in particolari teatri fra cui quello della Vera Vita
sono indossate dall'inizio alla fine dai partecipanti che in questo caso non sono attori per il pubblico, ma assumono il ruolo nelle storie per se stessi.
Indossando queste maschere equine i personaggi entrano nella dimensione priva di consistenza dove possono fluttuare tutte le emozioni, quelle che non riescono a manifestarsi nella conduzione dell'esistenza reale. Esistenza condizionata da stereotipi consolidati nell'evoluzione delle società che si credono evolute e che ingessano i ruoli  ricavandone scale di riverenza assoluta.

Nel teatro del possibile dove il palco non ha consistenza le storie si esprimono per emozioni e i rapporti fra i  soggetti che indossano le maschere sono leali e privi di ogni vizio. Si confrontano per tempi infiniti le fasi dell'amore e il dialogo è sempre allo stesso livello di sincerità in quanto smuove tutte le sensazioni interiori che non vengono filtrate dal corpo. Il corpo partecipa in sintonia totale con il dialogo senza parole che si instaura sulla scena. Si possono vivere scene diverse e parallele con più interazioni, tutto è scevro dallo scandire del tempo e della forma.

Un teatro che può aprire in ogni momento e in ogni spazio, all'esterno o all'interno  o a mezza via
sui rami di un albero. Il Vento Astrale è l'unico elemento che può stimolare situazioni diverse collegando i primi con gli ultimi o i più bassi con i più alti, i più vicini con i lontani, insomma gli estremi che già  dialogano comunque fra loro come tutti gli altri.

Il tocco dei profumi si fa intenso e guida, come le api, le papille interiori in percorsi colorati sparsi sulla scena e visibili solo dall'interno della maschera.

Gli spettacoli possono continuare per un tempo lunghissimo o per attimi brevissimi: è consigliato sia ai partecipanti attivi che agli spettatori principianti cercare di prolungare sempre più lo spettacolo per consolidarne le modalità e consentire l'estensione completa della rappresentazione fino a farla divenire una regola costante.



GuFò

RICHIAMO

tela olio 50x70

Il richiamo, quello profondo che solo le anime possono attivare, alimenta i rapporti fra i cavalli. Infatti i cavalli sono fra i molti animali che rispondono prima alle proprie emozioni e poi a tutto il resto.
Si possono addestrare, ma se incontrano anche dopo anni una elemento che li ha spaventati si rifiuteranno di proseguire o reagiranno liberamente senza rispettare quanto gli è stato insegnato.

Rispondono alle loro emozioni, i richiami della natura e dei sentimenti. Occorre rilassarsi e ascoltare il silenzio che ci avvolge attutendo ogni altro rumore che ci circonda o che potrebbe farsi sentire in questa fase di particolare meditazione. Distesi o seduti comodamente su una poltrona, dentro o fuori è indifferente, purchè vi sia silenzio o almeno i rumori eventuali non siano provocati da oggetti creati dall'uomo quali auto, strumenti musicali, motori elettrici. L'ambiente deve essere libero di esistere nella sua piena naturalezza e i cinguettii degli uccelli o i lamenti di qualche animale, purchè non prigioniero, non interferiranno all'obiettivo che ci siamo posti.
Inizieremo a sentire primariamente il nostro respiro e i battiti del nostro cuore scandiranno un ritmo cadenzato e costante. Seguendo i loro tempi lentamente perderemo il ritmo iniziale e non avvertiremo altro che la musica del nulla dove tutto si silenzia e diventa armonia assoluta. Il latrato improvviso di un cane lontano o il ruspare fra le foglie di un ignaro merlo saranno assopiti e silenziati automaticamente dalla nostra condizione.
Basteranno poche decine di minuti per consolidare lo stato di essenza che abbiamo raggiunto ed è in questo momento che inizia il viaggio della comunicazione emotiva, prima di entrare nella fase della meditazione. Ora siamo in grado di sentire i richiami delle emozioni privi di ogni lazzo reale. Le nostre antenne interiori recepiranno i segnali più lontani in uno spazio unico dove non esiste la distanza e la forma, ma solo lo spazio, quello puro.

Ed ecco apparire il richiamo dell'amore, dell'amicizia, della lealtà assoluta, della verità, della sincerità, della partecipazione, della collaborazione.

Molti per poter raggiungere questo particolare stato emotivo devono indossare maschere di cavallo
appositamente confezionate con materiali naturali provenienti da fibre o da cartone inerte.

SAPERE AUDE!


GuFò

L'AUTO NUOVA

tela olio 80x100


La locomozione fin dai primordi con i rulli ricavati dai tronchi di albero alla scoperta della prima ruota, ha costituito uno strumento costante nello sviluppo degli spostamenti dell'uomo su questa terra.
Iniziati come necessità per acquisire nuove risorse e conoscenza di mondi diversi e ricchi di scoperte alternative, nel tempo gli spostamenti sono stati ottenuti con mezzi sempre più funzionali per il trasporto o per la pura conquista militare.
L'evoluzione dei mezzi di trasporto ha registrato una crescita degli abbellimenti estetici in funzione dell'appariscenza e soprattutto della conferma di classi sociali superiori e in grado di schiacciare il livello sociale della povera gente prigioniera di gironi occlusi e ben definiti.
Portantine e carrozze sempre imbellite ed arricchite di drappi e intarsi preziosi per ostentare la ricchezza e la superiorità, ma soprattutto il potere economico. Gli stessi carri funebri hanno subito i medesimi criteri. Pennacchi, fiori, o semplici carrette trainate da un mulo anzichè da cavalli.
Dalla necessità alla frivolezza, all'apparenza. Una sequenza infinita di esternazioni che assieme all'abbigliamento, ai cellulari ormai inservibili per comunicare, ma adattissimi ai giochi e a ricevere i messaggi subliminali dei venditori di fumo: colorati, all'ultimo modello uscito in commercio che per averlo occorre battersi in veri duelli moderni davanti agli ingressi dei negozi.

L'auto nuova dagli anni sessanta ha assunto questo status. Il desiderio di avere il modello nuovo con i cerchi in lega, i paraurti in tono con la carrozzeria, l'impianto stereo che nulla ha da invidiare a quello della discoteca, il colore metallizzato con i simboli delle marche esclusive aloro volta riservate solo ai ricchi.

Gomme larghe, quattro e meglio sei marmitte, finestrini oscurati, schermi interni da cui collegarsi ad internet e vedere i programmi più graditi, navigatori satellitari da 34 pollici che ormai sostituiscono la vista della strada reale e tanto tanto rossetto, smalti per le unghie, sigarette raffinate che emanano fumi aromatizzati come i fumi della stessa auto che escono in scie colorate. Veleni piacevoli da respirare e da vedere tanto che il fumo colora le vie delle città cerando uno scenario variopinto e gioioso che si può ammirare solo nel paese delle meraviglie. Il nostro paese meravigliso fatto di tutte le cose che ci hanno insegnato a bramare e adorare, senza le quali non potremmo più vivere.

L'auto nuova che ti invita a sederti su pelli finte morbide e avvolgenti, temperate sempre e massaggianti, veri centri benessere  avvolti da musiche seducenti e schermi interattivi.
Sfiliamo per la città, sfumiamo un pò e mostriamo il nuovo modello.

E passano e sfrecciamo, ma per l'interesse di chi se la maggior parte delle persone  non mangia regolarmente e si indebita oltre ogni limite. Rossetti, piumini, soavi note e rombi colorati per le vie di città ridisegnate allo scopo con le vie adattate a teatri in cui mostrarsi in tutte le forme.